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Plastiche nelle matrici biologiche, Marfella (Medici per l’Ambiente): “Grave impatto sulla salute”

Plastiche nelle matrici biologiche, Marfella (Medici per l’Ambiente): “Grave impatto sulla salute”

martedì 17 gennaio 2023/Categorie: News, Il Direttore - C.Salvestrini

Risultati più preoccupanti nei territori più inquinanti

“Le plastiche sono ormai entrate nelle nostre matrici biologiche e la ripercussione sul nostro stato di salute rischia purtroppo di essere sempre più grave”, così Antonio Marfella, oncologo ed attivista di lungo corso dell’associazione Isde- Medici per l’ambiente commenta l’esito dell’ultima indagine condotta nell’ambito del progetto EcoFoodFertility, ricerca di biomonitoraggio umano che sta ricercando in diverse aree ad alto rischio ambientale la presenza di alcuni contaminanti ed i loro effetti sulla salute umana.

Lo studio, condotto dal professor Luigi Montano dell’Asl Salerno con l’Università Politecnica delle Marche, ha evidenziato per la prima volta la presenza di microplastiche nelle urine.

Cosa significa in termini di impatto sulla salute?

“La presenza di plastiche nel nostro corpo modifica la risposta del sistema immunitario, ci rende più deboli alle infezioni e porta ad un aumento di tutte le malattie endocrine, cronico degenerative fino al cancro, in maniera significativa”, spiega Marfella.

“Lo studio del professor Montano - sottolinea l’oncologo - rileva che nei territori dove c’è maggiore inquinamento legato al cattivo smaltimento dei rifiuti, la concentrazione delle plastiche nelle matrici biologiche è maggiore. Questo ci deve far porre una domanda: quanto è importante la prevenzione primaria? Non possiamo pensare di ammalarci e di ricorrere alla diagnosi precoce come strumento esclusivo di risposta, anche perché i costi del nostro sistema sanitario sono diventati ormai insormontabili. Certamente la ricerca – aggiunge - ha fatto tantissimi passi in avanti ma non possiamo pensare di ammalarci per poi curarci, la prevenzione deve essere primaria. Bisogna intervenire a monte puntando sul corretto riciclo delle plastiche. Lo studio di Montano fa comprendere fino in fondo che è molto più efficace ed economico riciclare bene nei territori dove registriamo il cattivo smaltimento dei materiali plastici.

Il dato vero - conclude Marfella - è che la tracciabilità dei rifiuti purtroppo resta ancora oggi una parola vuota ed è arrivato il momento di non rinviare ulteriormente la programmazione di interventi concreti per far sì che venga attuata nei fatti e non a parole, questo a tutela del binomio indissolubile ambiente e salute su cui da anni anche il Polieco si batte con forza”.

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