Il Trust ‘Salvambiente’ costituito dal Consorzio Polieco in esecuzione degli “impegni” assunti nel 2022 con l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, è divenuto operativo con la recente nomina del protector da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nella persona del direttore della III Divisione della Direzione dell’Economia Circolare Carlo Zaghi.
Come si ricorderà, nel Trust “Salvambiente” era previsto confluissero i contributi ambientali “pregressi”, intendendosi con tale espressione i contributi dovuti dalle imprese per il periodo antecedente alla loro iscrizione al Consorzio ex lege PolieCo o ad un sistema alternativo autorizzato. In altre parole, si tratta dei contributi evasi da imprese che pur producendo o importando o commercializzando beni in plastica (polietilene) si erano sottratti alle obbligazioni di legge.
Il settlor Consorzio PolieCo ha, quindi, conferito al Trust Salvambiente una dotazione di circa mezzo milione di Euro, riservandosi anche di documentare interventi di sostegno ambientale in situazioni critiche, eseguiti dopo la costituzione del Trust, ma prima della sua operatività per la mancanza del protector.
Viva soddisfazione è stata espressa sia dal Trustee, esponente di un primario istituto bancario, sia dagli enforcement (i soggetti che devono sollecitare gli adempimenti del settlor), Claudia Salvestrini, direttore generale del Consorzio PolieCo, e Fulvio Mamone Capria, presidente della LIPU e di AERO, l’Associazione delle Fonti di energia rinnovabili.
Presso il MASE dovrebbe ora aprirsi un tavolo per facilitare l’annunciata adesione al Trust “Salvambiente” del sistema alternativo Ecopolietilene.
Adesione che farebbe assumere nell’ambito del trust la medesima posizione di settlor ricoperta dal Consorzio PolieCo.
Una posizione paritaria, quindi, perché come spiega il Presidente del PolieCo Enrico Bobbio «non si è voluto in un fondo destinato alle emergenze ambientali avvalersi di una posizione di preminenza. Peraltro, come ha chiaramente precisato il Tar Lazio in una recente decisione, anche i sistemi alternativi sono tenuti ad applicare il contributo ambientale nella medesima misura stabilita per legge per il PolieCo, per cui ci si attende che Ecopolietilene offra un contributo sostanziale alla dotazione, almeno a quella iniziale, del Trust».
La notizia dell’operatività del Trust è stata accolta con vivo interesse nel settore imprenditoriale di competenza, per le possibilità che si aprono anche per eventuali operazioni di bonifica.