Da anni in ogni occasione seminariale e convegnistica sulle spedizioni transfrontaliere di rifiuti emerge puntualmente, oltre a qualche irriducibile e residuo sostenitore della teoria che tutti i rifiuti (compresi quelli pericolosi) appena arrivano nelle aree portuali diventerebbero "merci" e dunque dovrebbero essere spediti all'estero con gli stessi controlli e documenti di partite di merendine al cioccolato, anche chi si affanna a esternare la convinzione giuridica che i container di pneumatici usati che transitano nei nostri porti per essere caricati sulle navi dirette verso paesi esteri (per lo piii africani o orientali) sono in realta tutti e sempre "merci" in quanto li sarebbero poi riutilizzati sempre come copertoni. Ed altri sostengono che sono sottoprodotti. Ed altri ancora altre teorie. Basta che non si accenni al fatto che possono essere invece rifiuti, e che gran parte di quei container li stiamo inviando all'estero solo per sbarazzarcene in barba alle leggi nazionali ed europee. E chi da sempre invece sostiene questa teoria, con il presupposto che vanno eseguiti accertamenti caso per caso alla luce delle regole ambientali perche gran parte di questa roba e oggettivamente una massa di rifiuti della quale chi la detiene tende a disfarsi, viene spesso contestato anche in modo deciso e convinto.
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