Tenere accesi i riflettori per promuovere conoscenza, approfondimento e proposte sul tema ambientale, in Campania, è sempre stata una priorità per il consorzio Polieco.
“Non è un caso se abbiamo scelto proprio la Campania per il Forum internazionale sull’economia dei rifiuti, giunto ormai alla sua sedicesima edizione. Da Caivano a Casal di Principe, abbiamo promosso numerosi incontri su ambiente e salute. Dai rifiuti tombati dalla camorra ad oggi, il fenomeno dei flussi illeciti dei rifiuti non si è mai arrestato, anzi oggi sappiamo che, in realtà, le Terre dei Fuochi non riguardano solo un territorio ma sono sparse in varie parti d’Italia e del mondo”.
L’allarme sugli ecoreati è stato lanciato di recente anche dal Procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, intervenuto alla presentazione della relazione annuale della commissione d'inchiesta bicamerale sul ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali e agroalimentari, presieduta dall’onorevole Jacopo Morrone.
“Da quel “La monnezza è oro” , definizione che trent’anni fa un camorrista dava delle opportunità di profitto criminale collegato al mondo dei rifiuti, molto è cambiato: ciò che in quel tempo appariva come un’eccezionale dimensione di rischio criminale si sarebbe presto rivelato come un teatro abituale dell’operatività di reti criminali sempre più complesse, estese e ramificate”, ha affermato il Procuratore.
Da oggi, come indicano i giudici della Corte europea, le autorità italiane dovranno adottare una strategia che affronti tutti i vari tipi d'inquinamento e in tutte le zone interessate.
“L’auspicio è che si passi presto dagli slogan ai fatti, intanto,come consorzio Polieco - conclude la direttrice Salvestrini - continueremo, in “Terra dei fuochi”, a portare avanti progetti a tutela dell’ambiente, come quello sul corretto avvio a riciclo dei rifiuti plastici in agricoltura, che ci vede già impegnati con le associazioni di categoria e il commissario per l’emergenza roghi Ciro Silvestro”.
Roma, 30 gennaio 2025