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Il Tar del Lazio riconosce il primato PolieCo

Il Tar del Lazio riconosce il primato PolieCo

martedì 3 agosto 2021/Categorie: Sentenze

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso in parte qua del consorzio Polieco, per l’annullamento del provvedimento adottato dall’allora Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, avente ad oggetto il riconoscimento di tale sistema alternativo, nelle parti che presentano “potenzialità distorsive” in danno delle imprese del settore dei beni a base di polietilene e della gestione dei derivati rifiuti. 

Con la sentenza n. 8985 del 27 luglio 2021, il Tar Lazio ha ritenuto di intervenire, rimuovendole, su alcune situazioni di ingiustificata disparità.

In particolare è stato annullato il decreto direttoriale impugnato nella parte in cui non è stata prevista l’applicazione “delle medesime modalità di calcolo del contributo applicate da Polieco, e dunque, dell’35, comma 13, d.l. 12 settembre 2014 n. 133, conv. dalla legge dell’11 novembre 2014 n. 16” per le annualità successive alla prima, così rimediando ad un disequilibrio nel settore dei beni e dei rifiuti a base di polietilene.

Il Tar Lazio ha poi, sulla seconda questione sollevata, sostanzialmente riconosciuto, rispetto alla percentuale di rifiuti annualmente da vedersi riciclati, il primato del Polieco con l’attribuzione allo stesso di un onere di raccolta e di riciclaggio riferito all’immesso sul mercato - che peraltro fino ad oggi il Consorzio ha ampiamente onorato, superando di gran lunga gli obiettivi ministeriali – lasciando al sistema alternativo la cura di una percentuale riferita ai soli suoi iscritti.

Una sentenza importante che corregge il decreto con l’eliminazione delle “sperequazioni” e che avvia anche una stagione perché sia data risposta anche alla delicata questione sollevata da imprese del settore, associazioni di consumatori, sindacati, che hanno denunciato come Ecopolietilene abbia consentito l’iscrizione ad imprese che hanno sempre evaso il contributo ambientale.

«Il Polieco ha accolto con favore la nascita di Ecopolietilene che non vede come un concorrente, ma come un altro operatore che partecipa alla salvaguardia ambientale – commenta la direttrice del consorzio Polieco, Claudia Salvestrini.  Naturalmente però era necessario denunciare l’esistenza di alcuni indebiti vantaggi riconosciuti dal decreto a Ecopolietilene. Non abbiamo mai messo in dubbio la legittimità del consorzio alternativo – aggiunge Salvestrini – ma bisogna operare nella legalità, senza offrire, così com’è accaduto, una scappatoia a quelle imprese che hanno sempre evaso, arrecando danno a un sistema che ha come obiettivo la tutela dell’ambiente che non può prescindere dalla salvaguardia della leale concorrenza”.

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