Il Consorzio PolieCo ha partecipato, a Helsinki, alla presentazione dei primi dati del progetto Horizon 2020 'Papillons' che, finanziato dall’UE, indaga la sostenibilità delle plastiche e bioplastiche agricole in relazione al rilascio e agli impatti delle micro e nano plastiche nei suoli europei. L’iniziativa ha promosso una conoscenza relativa a fonti, comportamenti e impatti attraverso una ricerca interdisciplinare, riunendo esperti nel campo della chimica, dell’ingegneria dei materiali, dell’agronomia, dell’ecologia dei suoli, della tossicologia e delle scienze sociali.
Nell'ambito del progetto che nasce con l’obiettivo di promuovere sistemi sostenibili di produzione agricola, il PolieCo ha partecipato alle attività di competenza dell’Università di Bari. Cosa è emerso? Gli studi e le ricerche presentate in Finlandia, hanno messo in evidenza come sia sempre più diffusa la presenza delle micro plastiche nei terreni determinata dall’uso di plastiche biodegradabili e da compost che non rispettano i criteri della compostabilità. Gli stessi rappresentanti del settore delle bioplastiche hanno preso atto delle difficoltà esistenti. Il progetto di certo apre una riflessione importante sul ricorso a nuovi materiali ritenuti più green e sollecita approfondimenti per delineare gli scenari futuri, soprattutto a partire dal mondo dell’agricoltura.
PolieCo aveva già acceso i riflettori sulle bioplastiche, con uno studio del Cnr Irsa di Bari che aveva già rilevato delle criticità relative ai tempi di degradazione. Per quanto è nelle proprie competenze, il Consorzio PolieCo continuerà a fornire ogni contributo utile ad analizzare il comportamento delle bioplastiche e il loro impatto sull’ambiente.
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