I rifiuti che sarebbero dovuti essere destinati alla Libia sono finiti in Turchia e da lì si sono perse le tracce. 350 tonnellate sono passate per il Montenegro e quasi 2.000 sono state caricate al porto, ma nessuno ha controllato il tipo di rifiuti.
Di seguito l'articolo pubblicato da una autorevole testata giornalistica del Montenegro sull’ inchiesta realizzata dal Centro per il Giornalismo Investigativo del Montenegro (CIN-CG) che riporta l’intervista a Claudia Salvestrini, Direttore Generale del Consorzio PolieCo, da sempre in prima linea nel contrasto ai traffici illeciti di rifiuti in Europa e nel resto del mondo.
"Voglio sottolineare due aspetti importanti. Nel Mediterraneo è necessario coordinare il lavoro di tutte le istituzioni. Questo caso conferma che apparentemente esiste un controllo rigoroso alle frontiere, eppure molto, se non troppo, sfugge. I rifiuti sono un problema che sfugge maggiormente al controllo, soprattutto in periodi di grandi tensioni e conflitti internazionali, e che può causare gravi danni alla salute di tutti noi e all'ambiente" ha detto al CIN-CG Claudia Salvestrini, Direttrice del Consorzio PolieCo.
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