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Forum PolieCo, Morrone: "Nuovi strumenti di contrasto degli ecoreati"

Forum PolieCo, Morrone: "Nuovi strumenti di contrasto degli ecoreati"

lunedì 29 settembre 2025/Categorie: Comunicati stampa, Convegni, Il Direttore - C.Salvestrini

“Pur constatando un’incidenza dei reati afferenti alla sfera dei rifiuti e dei traffici illeciti che non accenna a diminuire e che in alcune zone critiche appare in continuo aumento, colgo questa importante occasione per evidenziare le novità normative introdotte dal DL 8 agosto 2025 n. 116, attualmente in fase di conversione in legge, che ha inasprito le sanzioni contro diversi reati ambientali e in materia di rifiuti, intervenendo, tra l’altro, sul DL 152/2006 (c.d. Testo Unico Ambientale – TUA), sul Codice penale, sul Decreto Legislativo 231/2001 in materia di responsabilità degli Enti e sul cosiddetto ‘codice antimafia’. Oltre che costituire un importante deterrente, il DL 116/2025 fornisce alle forze di polizia giudiziaria e alle autorità giudiziarie strumenti più efficaci per il contrasto agli illeciti”.


Questo in sintesi il contenuto dell’intervento del deputato Jacopo Morrone, presidente della ‘Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari’, intervenuto oggi, venerdì 26 settembre, nella sessione dedicata alla ‘Gestione illecita dei rifiuti e il punto sulla normativa ambientale’ nell’ambito del ‘XVII Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti’, intitolato ‘Paradosso Green. Imprese, Autorità e Istituzioni: un sistema a doppia velocità’, in svolgimento a Napoli.


Morrone ha ricordato che “le ragioni del forte interesse della criminalità risiede nell’ingente profitto economico derivante dal guadagno diretto nella vendita delle partite di alcune tipologie di rifiuti e anche dal risparmio di spesa ottenuto mediante metodologie di elusione documentale della tracciabilità. Gli stessi principi dell’economia circolare, senza il rispetto di corrette procedure ma utilizzati in modo distorto, - ha spiegato - diventano uno dei principali terreni di interesse dei criminali ambientali.


Di contro, la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, anche mediante il coordinamento delle Direzioni distrettuali territoriali, segue con attenzione l’evoluzione del fenomeno dei traffici illeciti e le criticità che ne derivano a livello investigativo. Allo stesso modo c’è molta attenzione e contrasto nei confronti dei traffici illeciti transnazionali di rifiuti di cui abbiamo avuto contezza da incontri nelle sedi dell’Aia in Olanda con l’agenzia europea Eurojust e con l’Interpol”. Tornando sul tema delle novità normative, Morrone ha infine ricordato che, tra l’altro, “alcune fattispecie illecite contravvenzionali ambientali sono state elevate al rango di delitto (con la conseguente sottrazione della possibilità di accedere alle procedure estintive per le contravvenzioni o all’oblazione), gli edittali delle pene già esistenti sono stati aumentati considerevolmente, il catalogo dei c.d. reati-presupposto per l’attribuzione agli enti di responsabilità amministrativa da reati ambientali è stato aggiornato, sia con nuovi inserimenti che con l’aumento delle sanzioni”.

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