“La crescente appetibilità criminale sul ciclo dei rifiuti così come rilevato dal Rapporto ecomafie che la certifica ad oltre il 66%, ci obbliga ad una maggiore convinzione applicativa delle norme esistenti piuttosto che alla creazione di nuove”, così il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto intervenuto al ‘Forum Internazionale Polieco sull’economia dei rifiuti’ conclusosi oggi a Napoli.
E per i reati ambientali stima per nulla rosea anche dal Rapporto Giustizia del 2023. “Il numero maggiore di procedimenti iscritti da circa il 90 percento delle Procure nazionali -spiega Sisto- è per i reati di realizzazione di discariche non autorizzate, combustione illecita e per inquinamento ambientale”.
“È chiaro che si tratta di dati assolutamente sconfortanti che ci costringono ad una produttiva collaborazione tra politica, magistratura e tra privato e pubblico, a condizione che il privato si connetta al link del rispetto delle regole. Il Consorzio Polieco -continua Sisto- dimostra che non esiste solo un ambientalismo di occasione o di maniera, ma ce n'è uno attento ed intelligente che costringe, con l’appuntamento annuale del Forum, ad interrogarsi sullo stato dell’arte e sulle proposte possibili. In questo senso, penso che l’iniziativa dei Tavoli sugli ecoreati, che il Polieco ha annunciato volere rendere permanente, possa davvero produrre una proficua interlocuzione con il Ministero della giustizia, con il reciproco scopo di una discussione utile.”