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Al Forum PolieCo, focus sui rifiuti dei Magistrati Ardituro (DNA) e Sirignano (Procura Napoli Nord)

Al Forum PolieCo, focus sui rifiuti dei Magistrati Ardituro (DNA) e Sirignano (Procura Napoli Nord)

sabato 28 settembre 2024/Categorie: Comunicati stampa, Convegni, Il Direttore - C.Salvestrini

 

Ardituro, "350 indagini in 5 anni sui rifiuti, ndrangheta controlla traffici"

 

NAPOLI.  “Negli ultimi 5 anni ci sono state 350 indagini per reati ambientali divisi per le 26 procure distrettuali italiane, non sono tantissime lo sappiamo. E le Procure che lavorano di più sono Milano e Brescia, perché è ormai al Nord che finiscono i rifiuti provenienti dal Mezzogiorno, e non viceversa come avveniva anni fa; e ciò anche perché oggi è l’ndrangheta, molto presente in Lombardia, a controllare questi traffici”.

   Così il sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia Antonello Ardituro al Forum dei rifiuti organizzato dal Consorzio Polieco e in corso di svolgimento a Napoli. Ardituro ha spiegato che “altre Procure impegnate in queste indagini sono Napoli,  Bari, Reggio Calabria e Roma”, e che “la Campania continua ad essere un territorio centrale nell'ambito delle indagini sul traffico organizzato dei rifiuti, ma con cambiamenti sostanziali rispetto al passato”, visto che, ribadisce Ardituro, “la Campania è una produttrice di rifiuti illeciti verso le rotte del Nord e verso le rotte dell'Est, quindi, come detto verso la Lombardia ma anche la Puglia; e il porto di Bari è ormai il luogo di arrivo e transito dei trafficI illeciti. In ogni caso i rifiuti – aggiunge Ardituro - continuano a rappresentare un grande affare dal punto di vista economico che naturalmente non ha i confini soltanto nazionali, ma che guarda all'estero, perché le rotte finali sono poi i paesi asiatici e africani. Su questo c'è da migliorare anche l'attività investigativa, da un lato aumentando la dotazione tecnologica di forze dell'ordine e altre autorità, come quelle doganali, e poi implementando la cooperazione fra gli uffici giudiziari italiani ma anche con le autorità straniere. Abbiamo l’esperienza delle indagini antidroga, con cui cooperiamo bene da anni con autorità sudamericane. Possiamo e dobbiamo farlo – conclude Ardituro rivolgendosi anche al Viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto - anche per il traffico di rifiuti”.

 

Sirignano, "Casertano e Napoletano ancora indietro su tutela ambiente"

 

 “Il territorio di Napoli Nord è purtroppo molto indietro rispetto alla salvaguardia dell'ambiente. Per molto tempo la zona di Giugliano, anche quella del Casertano, è stata terra di conquista delle imprese del Nord con interramento di rifiuti di ogni tipo, e quindi da questo punto di vista sicuramente è un territorio ancora da tenere sotto controllo. È difatti devastato in termini di smaltimento illecito e di inquinamento dei terreni ed è compromesso, almeno in parte, dalla cattiva gestione degli enti locali che diventano di interesse della magistratura per reati di pubblica amministrazione, corruzione turbativa d'asta legati proprio al fenomeno dei rifiuti”. E’ ancora molto preoccupante la situazione ambientale del Casertano e del basso napoletano per Cesare Sirignano, sostituto Procuratore di Napoli Nord, tribunale con sede ad Aversa (Caserta) che ha competenza su 38 Comuni delle due province, tutti ricadenti nella Terra dei Fuochi, dunque ad alto livello di degrado e inquinamento; un quadro fosco “perché le indagini sono quasi tutte sugli appalti per la raccolta più che sui traffici di rifiuti, per cui toccano spesso i Comuni e i loro amministratori”. E qui entra in gioco anche la mentalità dei cittadini; “ancora oggi vediamo tanta immondizia lungo le strade e gli svincoli autostradali, per cui sono necessarie opere di sensibilizzazione, che la politica dovrebbe impegnarsi a organizzare”. Lo scarso numero di indagini sui traffici è dovuto, spiega Sirignano, “al fatto che sono molto complesse, e non solo perché dietro ci sono organizzazioni strutturate, ma perché la destinazione finale dei rifiuti è l’estero, in particolar modo la Turchia. E in un tale contesto diventa dunque fondamentale avere una normativa europea più attenta. E devo dire che sono state introdotte di recente a livello europeo norme che hanno ridotto la discrezionalità degli Stati membri nel settore dei rifiuti introducendo nuove fattispecie, anche di pericolo astratto, che consentono di anticipare la soglia di punibilità e intervenire prima che avvenga il danno”.

 

 

 
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