“I traffici illeciti di rifiuti costituiscono una delle principali criticità per l’intero sistema di governance ambientale, per lo sviluppo ecocompatibile e per l’attuazione dei principi di economia circolare. Nonostante il consolidamento degli strumenti di contrasto che la legge 68/2015 ha fornito, i dati statistici relativi ai reati accertati in Italia dalle agenzie di contrasto nell’ambito del ciclo dei rifiuti restituiscono un quadro generale di sostanziale aumento dei casi, circa il 66% nel 2023 rispetto all’anno precedente. La commissione parlamentare che presiedo ha aperto, a questo proposito, alcuni ‘filoni’ di inchiesta applicando una metodologia analitica multitasking supportata da esperti in diverse materie”.
Lo ha affermato il deputato Jacopo Morrone, presidente della “Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari”, intervenendo alla XVI edizione del ‘Forum internazionale Polieco sull’economia dei rifiuti’ intitolato ’Plastica poche chiacchiere!’, in corso di svolgimento a Napoli.
“Cito – prosegue Morrone - un filone in particolare che fa esclusivo riferimento ai preoccupanti risvolti transnazionali del fenomeno.
Sul territorio nazionale e nei principali snodi intermodali, in particolare nei porti, circola un imponente quantitativo di rifiuti destinati a impianti di trattamento, di rifiuti già trattati o di ex rifiuti. È in questa fase che diventa indispensabile controllare ogni singolo passaggio, poiché può accadere che ne venga mutato fraudolentemente il codice identificativo CER, oppure che si simulino trattamenti fittizi per attribuire loro una nuova qualità di materia prima secondaria”.
Morrone spiega poi che “le maggiori criticità emerse finora fanno riferimento al trasporto su vettore navale, d’altro canto almeno l’80% delle merci, compresi i rifiuti, viene movimentato via mare”.
“C’è dunque un enorme lavoro che ci aspetta - ha concluso Morrone - che, escludendo ogni eccesso retorico, ideologico e utopistico, individui le priorità per rafforzare l’attività di prevenzione, contrasto e repressione in un settore così strategico per l’economia nazionale, per la salute e per la tutela dell’ambiente”.
Presenti all’iniziativa anche i deputati, componenti della Commissione parlamentare Carmela Auriemma (M5s) e Gerolamo Cangiano (Fdi).