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OBIETTIVI DI RICICLO RAGGIUNTI, SERVIZI ALL’IMPRESA, COSTI COMPETITIVI: IL MODELLO VIRTUOSO DI POLIECO

Dalla relazione annuale del bilancio 2015, si evince il costante impegno del consorzio Polieco nel garantire un servizio efficiente di sostegno alle aziende iscritte, con l’obiettivo di favorire la leale concorrenza fra le imprese, la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

Il Polieco, nato con lo scopo di “razionalizzare, organizzare e gestire la raccolta ed il trattamento dei rifiuti dei beni a base di polietilene”, ha brillantemente raggiunto gli obiettivi di recupero e riciclaggio dei rifiuti di competenza per l’anno 2014, con 307.506 tonnellate di materiale riciclato, ma per il 2015 (i dati saranno disponibili dal prossimo mese di maggio) le previsioni confermano un trend in crescita, con il raggiungimento di ben 338.256 tonnellate di materiale riciclato.

Un risultato molto positivo, soprattutto se si considera che le quantità riciclate grazie al PolieCo sono comparabili con quelle recuperate nell’ambito della raccolta differenziata.

Questo a fronte di un modello gestionale che garantisce l’applicazione di un contributo ambientale molto più basso rispetto a quello applicato da altri consorzi.

Il raggiungimento degli obiettivi di riciclo è garantito, nonostante varie criticità: l’evasione, l’esportazione, il cambio codici Cer per i rifiuti che impropriamente finiscono nel regime dei rifiuti solidi urbani.

Il lavoro capillare di Polieco garantisce traguardi ragguardevoli grazie all’organizzazione della sua struttura, che opera sotto forma di agenzia. Il Polieco non entra in competizione con le aziende iscritte e attua un sistema che, essendo escluso dalle logiche viziate che tendono a deresponsabilizzare i produttori, consente di vigilare affinchè i rifiuti compiano percorsi virtuosi.

Sebbene il consorzio operi come agenzia, e dunque attraverso un assetto che di certo richiederebbe molte più risorse, i costi per la struttura del Polieco non superano il 43% dei costi totali (costo di personale 18%, costo di governance 11%). 

Attualmente gli iscritti al consorzio sono 1832, un numero pressappoco uguale a quello degli iscritti del 2014 e questo, non perché non ci siano state numerose nuove iscrizioni, ma perché, piuttosto, si è registrata la chiusura di molte aziende, a causa della crisi economica.

Il vantaggio per le aziende iscritte deriva dall’azione che il Polieco svolge nel contrasto al traffico illecito dei rifiuti, in difesa del comparto del riciclo, cui ogni anno viene sottratta materia dirottata all’estero, in particolare verso i Paesi orientali contando anche su triangolazioni su gomma attraverso l’ex Jugoslavia e, come emerso più recentemente, attraverso la Grecia.

Garantendo una stretta collaborazione con gli organi giudiziari deputati al controllo delle spedizioni transfrontaliere dei rifiuti, Polieco in questi anni ha vigilato affinchè venisse garantita la reciprocità e l’equivalenza fra luogo di spedizione e luogo di arrivo del rifiuto, dunque tutelando l’ambiente e la salute.

Il consorzio offre strumenti tecnico- giuridici alle aziende iscritte, attraverso un’accurata attività informativa e formativa, tesa a coniugare tutela dell’ambiente, economia e legalità. Ben 399 mila euro sono destinati dal Polieco alle attività di informazione e alta formazione professionale per i propri iscritti e agli attori principali del comparto rifiuti.

I corsi di alto profilo, attraverso la Fondazione Santa Chiara, servono per approfondire situazioni e norme appena varate. Proprio attraverso questi corsi e le consulenze giuridiche e legali, il consorzio Polieco riesce a garantire un sostegno di qualità agli associati, in particolare alle aziende che si interfacciano con difficoltà interpretative e giuridiche. E’il Polieco a raggiungere le aziende, prevedendo corsi in tutto il Paese, dal Nord al Sud.

Il momento culminante dell’attività di studio e formazione del Polieco è il Forum internazionale sull’economia dei rifiuti, l’iniziativa annuale per aggregare i mondi dell’associazionismo, dell’impresa e delle istituzioni. Una due giorni contraddistinta dall’analisi degli ecoreati, dell’impatto sulla salute e del traffico illecito dei rifiuti. L’aspetto teorico, politico, etico e giuridico della gestione dei rifiuti affrontato da illustri relatori offre alle aziende un valido excursus informativo. Da ciò deriva l’importanza che assume questo appuntamento in ragione della validità ed efficacia con cui vengono affrontate le citate tematiche ambientali cui si connettono virtuosi sviluppi di interrelazioni politico-economico-sociali che rendono il Forum un evento atteso da tutti gli operatori del settore.

Il Polieco promuove progetti internazionali finalizzati allo scambio dei know how aziendali fra l’Italia e la Cina, al fine di favorire concorrenza leale e privilegiare collegamenti fra le imprese italiane e le imprese cinesi che operano nella legalità e nel rispetto delle buone prassi ambientali.

Favorisce iniziative progettuali per l’applicazione di nuovi materiali (come sperimentazione con reti da pesca), progetti sperimentali per la raccolta dei rifiuti plastici provenienti dall’agricoltura insieme alla raccolta dei rifiuti urbani (Comune di Battipaglia); promuove studi comparativi come lo studio sulla Carbon Foot print sul polietilene riciclato  mirato a rispondere alla domanda: “E’ meglio utilizzare il polietilene da riciclo, risorsa in Italia così importante e cospicua, per produrre energia, o nuovo materiale”?

Il Consorzio Polieco sostiene le attività promosse da associazioni e movimenti impegnati in prima linea nella difesa della legalità ambientale, nelle aree tristemente ribattezzate “Terra dei fuochi”. Il consorzio ha sostenuto nel territorio comunale di Cellole, il progetto di realizzazione di opere di arredo urbano con materiali riciclati e recuperati. Il consorzio ha altresì ricoperto un ruolo di primo piano nella realizzazione del progetto “Custodi del creato”, in collaborazione con l’associazione dei docenti Gilda e Isde- Medici per l’Ambiente. Sostiene il progetto “Non ci ferma nessuno”, promosso da Luca Abete, giornalista storico di Striscia la notizia, nelle varie università italiane. L’obiettivo è sensibilizzare ed aiutare gli studenti ad inserirsi nel comparto industriale italiano.

Il consorzio, in difesa dell’impresa etica, e garantendo costi bassi per le aziende (gli iscritti al Polieco versano un contributo circa dieci volte più basso di quello richiesto dagli altri consorzi), prevede inoltre un sostegno economico per l’utilizzo del rigenerato e garantisce la certificazione gratuita alle aziende per la tracciabilità del rigenerato.

I servizi diretti e indiretti che il Polieco offre alle aziende incidono, come si evince dalla relazione di bilancio annuale, del 36% sui costi totali.

La scelta di sostenere gli associati, non solo attraverso l’elargizione del contributo diretto, ma anche attraverso un’articolata azione di affiancamento delle aziende, nella prevenzione e soluzione dei problemi, si è rivelata efficace e ha consentito il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo.

Le battaglie del Polieco, in prima linea nella difesa della leale concorrenza fra le imprese, sono partecipate con attenzione dalle realtà sane, che puntano a creare la discontinuità con sistemi deleteri e viziati di gestione, con logiche che aprono spazi vuoti inevitabilmente destinati al malaffare.

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